“Viaggia con Trenitalia e perdi le speranze”, ho deciso di intitolare così il mio nuovo articolo relativa alla rubrica viaggi.
Il mio non vuole rappresentare solo uno sfogo personale e delle tante persone che continuamente si lamentano del servizio, ma vuole anche mettere in risalto tutto ciò che Trenitalia non offre ai viaggiatori pendolari.

Viaggia con Trenitalia e perdi le speranze
Viaggia con Trenitalia e perdi le speranze: il disagio
Il tutto è possibile sintetizzarlo con un’unica parola: disagio
Disagio temporale, fisico e mentale … ups allora ho sbagliato, la parola doveva essere messa al plurale: disagi.
Andiamo per ordine.
Trenitalia è l’azienda per antonomasia quando parliamo di viaggi su rotaie, se devi andare a Lourdes prendi un treno Trenitalia; sei pendolare per Roma, Milano, Napoli? Prendi il treno Trenitalia, che sia freccia rossa, frecciargento o regionale.
Insomma, qualsiasi viaggio su rotaie è gestito da Trenitalia, seguita per alcune tratte da Italo.
Ma è di questa compagnia italiana di cui voglio parlarvi.
Io personalmente non viaggiavo spesso in treno ma ultimamente prendo con costanza il famoso treno della speranza.
Mio marito, invece, purtroppo, sono oltre 15 anni che fa il pendolare tra Milano, Roma e Firenze ed i disagi maggiori li ha tutti subiti per la tratta del centro sud, in particolar modo quelli diretti verso Roma.
Ho poi avuto amiche che in passato andavano a Roma e ricordo tutte le loro lamentele di questo viaggio senza speranza.
La puntualità dei treni
Partiamo dal primo punto, la puntualità.
Una volta su 5 il treno arriva puntuale, inizia con un ritardo di 1 minuto per poi prolungarsi anche di 10/15 minuti, se tutto va bene.
Bhe voi direte, poi recupera nel viaggio … Certo che no, più spesso capita che dovete farvi venire a “recuperare” in qualche altra stazione perché a causa del ritardo perdete la coincidenza con l’altro treno.
Il mio l’altro giorno è partito con 10 minuti di ritardo ed altri 40 minuti di ritardo li ha fatti durante il viaggio. Per fortuna non avevo altre coincidenze da prendere, ma mi ha fatto arrivare con ben 50 minuti di ritardo sul luogo di destinazione.
Cinquanta minuti del mio tempo, della mia vita, regalati a Trenitalia.
Quindi come ti organizzi generalmente tu?
Ho un appuntamento di lavoro, il treno ci impiega 30 minuti, ok, lo prendo che arrivo lì 10 minuti prima. Questo discorso non farebbe una piega se ci trovassimo in Svizzera o in Olanda oppure in Germania, ma qui in Italia, dove tutto è “indietro” no!
Spesso ci tocca dover prendere un treno con largo anticipo, perché su quella tratta tutto può succedere e credetemi ci sono alcuni treni che sono costantemente in ritardo.
Viaggia con Trenitalia e perdi le speranze
Sedute comode
Parliamo in particolar modo delle sedute dei treni regionali.

Il treno regionale nasce appunto per dare la possibilità anche a chi è pendolare, di poter viaggiare senza dover spendere un patrimonio ogni volta che bisogna raggiungere una destinazione per lavoro.
A lavoro lo sappiamo, dovremmo arrivare quanto meno riposati ed aver fatto un buon viaggio. Se viaggi con Trenitalia puoi perdere ognuna di queste speranze.
Dopo che il treno arriva nella sua non puntualità e tu già sei molto nervoso per il ritardo, ti ritrovi seduto su delle sedute alquanto scomode, dove i sedili sono imbottiti, ma i poggia abbraccio sono in ferro.
I comfort del treno
Vi starete chiedendo, il treno non è sempre puntuale, i poggiabbraccio sono di ferro, ma possono essere tutti così negativi gli aspetti del viaggiare con un treno pendolare di Trenitalia?
Elenchiamo qualche comfort:
- …
- ….
- …. Ups non ne ho trovato neanche uno…
I non comfort del treno regionale:
- Sedute scomode
- Il più delle volte il caricabatterie del cellulare non funziona
- Paghi un biglietto e resti in piedi, perché mancano i posti a sedere. Non chiedo il posto assegnato su un treno regionale, ma non far acquistare i biglietti se i posti disponibili sono terminati. La capienza non conta in questo caso, non voglio pagare solo per essere trasportata, ma se pago da 12 ai 25 euro a biglietto, qualche minimo di confort credo sia normale chiederlo.
- I bagni sono soventemente sporchi e non funzionanti
- Mancanza di protezione in treno. Spesso e dico spesso ci si trova con persone extra comunitarie (nulla contro di loro se si comportano nel rispetto delle persone) senza maglietta e svestiti su un treno. Dove sono i controlli di una polfer a bordo???
- Mancanza di controllo di gestione delle carrozze, il più delle volte c’è più caos per persone che urlano quando parlano che in una scuola di bambini dell’infanzia.
- Il treno è sempre molto sporco, non c’è pulizia alcuna
- Un treno dove non prende Internet (in America ci lavorano sui treni, mentre raggiungono il luogo di lavoro)
- Cattivi odori in ogni vagone

Ho deciso di rendere questo elencato puntato piuttosto che numerato, sono voluta essere clemente, meglio non quantificare, anche perché questi sono solo alcuni dei non comfort presenti sui questi treni regionali.
Convezioni polizia
Un altro elemento è legato alle convenzioni polizia. Le forze dell’ordine hanno una convenzione con i treni regionale di Trenitalia, solo su alcuni treni e non su tutti.
Bene, quali sono i treni dove è prevista la convenzione? Dove sta la lista?
E come ai tempi dei Flinstons, bisogna arrivare da soli a capire quali sono e segnarli su un pezzo di carta (oggi siamo pochino più tecnologici, sul blocco note del cellulare). Ma come fare a capire quali sono poi effettivamente?
Semplice sali sul treno senza fare il biglietto, vai dal capotreno, anche lui non informato dei fatti e spesso sa solo se il suo treno è convenzionato o meno. E così un po’ alla volta si comprende se quel treno lo puoi prendere in maniera convenzionata oppure devi fare il biglietto.
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E questi sono solo alcuni dei disagi che si vivono su un treno regionale, che dite il titolo “viaggia con Trenitalia e perdi le speranze” era adatto o anche sono andata troppo sul morbido?
Ad majora!
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